I sensori di velocità/giri sfruttano diversi principi di funzionamento – effetto Hall, magnetoresistivo, induttivo – per rilevare senza contatto il movimento rotatorio di ruote foniche o dentate e in generale di qualsiasi oggetto rotante in materiale ferroso dotato di fessure o parti sporgenti.
Forniscono in uscita un segnale digitale in frequenza – nelle versioni ad effetto Hall o magnetoresistive – oppure un’onda alternata – nelle versioni induttive – corrispondenti esattamente al pieno o al vuoto dell’oggetto rotante.
I sensori di velocità e direzione forniscono due uscite digitali in frequenza. Attraverso la lettura dei due segnali A e B è possibile stabilire la direzione oraria o antioraria della ruota. La differenza di fase tra i due segnali consente di stabilire il verso di rotazione.
Presentano prestazioni differenti secondo la tecnologia impiegata relativamente a: gap (distanza sensore-ruota); connessione (2/3 poli); costi.
Trovano applicazione tipica su motori, differenziali, trasmissioni, turbine, pompe, cremagliere e sono in grado di operare nelle condizioni più gravose.